13 Mag 2025 - Approfondimenti
Brevetti farmaceutici: tra innovazione e diritto alla salute, la proposta di una riforma strutturale
Nel contesto della sanità globale, il sistema dei brevetti farmaceutici rappresenta un nodo cruciale: da un lato stimola la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie, dall’altro può limitare l’accesso ai farmaci salvavita, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito. Su questo equilibrio delicato si concentra l’articolo “Pharmaceutical Patents’ Scope of Protection and WTO Waiver Discussion. Balancing the Pharmaceutical Innovation Ecosystem With the Global Right to Health”, firmato da Arnold Vahrenwald e Giovanni A. Pedde e pubblicato sull’UniCamillus Global Health Journal.
Il contributo nasce nell’ambito della Commissione di Ricerca in ambito Economico e Legale sullo sfruttamento dei brevetti farmaceutici (CRELBF), istituita da UniCamillus, e si inserisce nel dibattito internazionale sulle riforme necessarie per conciliare protezione brevettuale, equità e diritto universale alla salute.
L’insegnamento della pandemia: accesso diseguale alle cure
La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori sui limiti strutturali del sistema attuale. Mentre i Paesi ad alto reddito hanno potuto garantirsi forniture di vaccini e trattamenti grazie a capacità produttive e negoziali consolidate, molte nazioni in via di sviluppo si sono trovate escluse, anche a causa delle restrizioni derivanti dalla protezione brevettuale. Questo scenario ha messo in discussione l’efficacia del meccanismo delle licenze obbligatorie previste dall’Accordo TRIPS, troppo complesse per essere attivate tempestivamente in situazioni di emergenza.
La proposta: sospensione automatica dei diritti in caso di pandemia
Secondo Vahrenwald e Pedde, è urgente introdurre una clausola di esenzione automatica per i brevetti sui farmaci essenziali, attivabile in caso di pandemia o emergenza sanitaria globale. Una misura che consentirebbe di superare rapidamente gli ostacoli legali alla produzione e distribuzione di cure salvavita, senza annullare i principi fondamentali del sistema brevettuale.
Nuovi modelli per finanziare l’innovazione
Affinché la tutela dell’interesse pubblico non comprometta l’incentivo all’innovazione, gli autori propongono modelli alternativi di finanziamento, tra cui i “prize funds” (fondi premio) e incentivi statali condizionati alla condivisione del know-how con i produttori di farmaci generici. Tali strumenti permetterebbero di riconoscere il valore della ricerca, assicurando al contempo una più equa distribuzione dei benefici.
Verso una governance globale della proprietà intellettuale per la salute
Il contributo si chiude con un appello ambizioso ma necessario: la creazione di un ente internazionale indipendente, sviluppato in collaborazione con OMS e WTO, incaricato di monitorare le politiche sui brevetti farmaceutici e promuovere una governance globale della proprietà intellettuale orientata alla salute pubblica.
In un mondo sempre più interconnesso e vulnerabile, l’equilibrio tra protezione dell’innovazione e diritto alla salute non può più essere affidato alla sola logica di mercato. Serve una visione sistemica e cooperativa, capace di tradurre l’esperienza della crisi pandemica in una riforma duratura e sostenibile.