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Approfondimenti

27 Mag 2025 - Approfondimenti

Che cos’è un’invenzione? Natura, funzione e valore giuridico

Nel linguaggio comune, il termine “invenzione” evoca l’immagine dell’inventore geniale, dell’intuizione improvvisa che cambia il corso della tecnologia o della vita quotidiana. In realtà, dietro ogni invenzione c’è un processo strutturato: ricerca, sviluppo, sperimentazione. Quando ci si muove in ambito giuridico, e in particolare nel diritto industriale, il concetto di invenzione assume contorni precisi, ancorati a criteri oggettivi. Comprenderne la portata è essenziale, specialmente per chi opera nel settore dell’innovazione o gestisce asset aziendali immateriali .

L’invenzione come categoria giuridica

Giuridicamente l’invenzione è la soluzione nuova e originale ad un problema tecnico, suscettibile di applicazione industriale. Essa rappresenta, pertanto, una risposta concreta e funzionale a una esigenza pratica. La disciplina delle invenzioni è contenuta nel Codice della Proprietà Industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30), che ne regola la tutela mediante brevetto.

Affinché un’invenzione sia brevettabile, devono ricorrere tre requisiti fondamentali:

  • Novità: l’invenzione non deve essere già compresa nello “stato della tecnica”, ovvero tra ciò che è stato reso accessibile al pubblico, in qualsiasi modo, prima della data di deposito della domanda di brevetto.
  • Attività inventiva: l’invenzione non deve risultare ovvia per un “esperto del settore”, cioè non deve costituire una semplice e prevedibile evoluzione delle conoscenze tecniche già disponibili.
  • Industrialità: l’invenzione deve poter essere realizzata o utilizzata in qualsiasi settore industriale, compreso quello agricolo.

Le diverse tipologie di invenzione

Le invenzioni brevettabili possono distinguersi in diverse categorie basate sull’oggetto specifico della protezione:

  1. Invenzioni di prodotto
    Si tratta di quelle invenzioni che riguardano un nuovo oggetto materiale, una sostanza, un dispositivo, un composto chimico, una macchina, ecc. È la categoria più tradizionale e immediata. Un esempio classico è un nuovo tipo di sensore elettronico, un farmaco, un utensile meccanico.
  2. Invenzioni di procedimento
    Riguardano un nuovo modo di realizzare un prodotto o di ottenere un risultato tecnico. Il brevetto copre, in questo caso, il processo produttivo, non il prodotto in sé, salvo che anche questo non sia nuovo. Un esempio è un metodo innovativo per sintetizzare una molecola, o una tecnica di stampa che consente maggiore precisione.
  3. Invenzioni di uso
    Comprendono l’applicazione nuova e non ovvia di un prodotto già noto per ottenere un effetto tecnico in un campo diverso. Ad esempio, l’uso di una sostanza nota come antivirale in ambito agricolo, con effetti inediti, può costituire un’invenzione brevettabile.
  4. Invenzioni biotecnologiche
    Sono una categoria specifica e molto regolata, che comprende sequenze geniche, microrganismi modificati, processi microbiologici e loro applicazioni industriali. Anche in questo ambito, la brevettabilità è ammessa solo se si rispettano determinati requisiti e limiti etici.

Cosa non può costituire un’invenzione brevettabile

Il Codice della Proprietà Industriale, in linea con la Convenzione sul brevetto europeo (CBE), esclude dalla brevettabilità:

  • Le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici: si tratta di conoscenze che descrivono fenomeni della natura, senza che vi sia un’applicazione tecnica concreta.
  • Le creazioni estetiche, come le opere d’arte o di design (che possono essere tutelate attraverso il diritto d’autore o il disegno/modello).
  • I piani, principi e metodi per attività intellettuali, per gioco o per attività commerciale, nonché i programmi per elaboratore “in quanto tali”.
  • Le presentazioni di informazioni.

Va chiarito che alcune di queste esclusioni non sono assolute: ad esempio, un programma per elaboratore può essere brevettabile se produce un effetto tecnico ulteriore (come il controllo di un processo industriale). È sempre necessaria una valutazione caso per caso.

Non sono inoltre brevettabili le invenzioni contrarie all’ordine pubblico o al buon costume, né i metodi di trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale, che sono espressamente esclusi dalla tutela brevettuale.

Le invenzioni di servizio e la titolarità del diritto

Una particolare attenzione merita il tema della titolarità dell’invenzione, specialmente in ambito aziendale. L’invenzione può nascere dall’attività di un dipendente:

  • Se l’invenzione rientra nell’oggetto del contratto di lavoro e viene realizzata nello svolgimento delle mansioni assegnate, il diritto al brevetto spetta al datore di lavoro.
  • Se l’invenzione è realizzata fuori dall’ambito del contratto, ma con l’uso di mezzi o conoscenze aziendali, il dipendente ha diritto a un congruo compenso.
  • In altri casi, l’invenzione spetta all’inventore, con facoltà per l’impresa di acquisire una licenza o il titolo stesso.

La funzione dell’invenzione: innovare, proteggere, valorizzare

Un’invenzione ha un ruolo fondamentale nel sistema economico e giuridico: consente all’impresa di differenziarsi, di ottenere un vantaggio competitivo e, attraverso la protezione brevettuale, di valorizzare l’investimento in ricerca e sviluppo.

Il brevetto garantisce un diritto di esclusiva sull’invenzione per un periodo massimo di 20 anni, durante i quali il titolare può impedire a terzi di utilizzare, produrre, commercializzare o importare l’invenzione senza autorizzazione. Questo diritto può essere ceduto, concesso in licenza, dato in pegno o anche conferito in società, costituendo un vero bene immateriale con valore economico.

Inoltre, l’invenzione può essere oggetto di valorizzazione nei bilanci, come attivo immateriale, e contribuire all’aumento della reputazione e dell’attrattività dell’impresa sul mercato.

L’invenzione, per come è definita dal diritto industriale, non è soltanto una manifestazione di creatività tecnica: è un asset strategico. Individuarne correttamente le caratteristiche, sapere cosa è brevettabile e cosa no, comprendere le implicazioni contrattuali e aziendali legate alla sua titolarità e sfruttamento, sono aspetti cruciali per chi fa innovazione e per chi tutela i diritti derivanti dalla proprietà industriale. Nel contesto economico contemporaneo, dove la competizione si gioca sempre più sulla conoscenza e sulla tecnologia, comprendere il valore di un’invenzione significa comprendere una delle chiavi dello sviluppo.

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