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Approfondimenti

16 Ott 2025 - Approfondimenti

“Giorge Meloni”, marchio cinese di abbigliamento: scarpe, abiti e alcune riflessioni

In Cina è stato registrato un marchio con il nome “Giorge Meloni”, che richiama chiaramente quello della presidente del Consiglio italiana, con una piccola variazione. Il marchio è intestato all’azienda Jiyun (Xiamen) Trading Co., Ltd, attiva nel settore import-export e con sede nel distretto di Jimei, nella provincia del Fujian.

La pratica di deposito, con il No. 83013586 è iniziata mesi fa e si è conclusa il 16 settembre 2025, con il rilascio del certificato di registrazione da parte dell’ufficio marchi e brevetti di Pechino.

Secondo i documenti di registrazione, “Giorge Meloni” è stato registrato per contraddistinguere prodotti nel settore dell’abbigliamento e delle calzature. Le categorie indicate includono infatti scarpe, stivali, pantofole, pantaloni, scarpe da uomo e da donna, abbigliamento e calzature per bambini.

Ma questo non è l’unico tentativo di appropriarsi del nome di Giorgia Meloni per lucrare in qualche modo sulla sua notorietà: esiste infatti un’altra domanda di registrazione No. 79268583 proprio per il marchio “GIORGIA MELONI” nella medesima classe 25, depositato lo scorso 17 giugno 2024 per contraddistinguere sempre prodotti di abbigliamento.

Il richiamo al nome notorio: casualità o strategia?

È assai difficile ritenere casuale la somiglianza (o addirittura l’identità nel secondo caso) con “Giorgia Meloni”: anche quando Il nome è stato modificato leggermente – da “Giorgia” a “Giorge” – l’assonanza appare evidente.

Certamente non è chiaro se l’intento dei richiedenti sia quello di sfruttare commercialmente un “nome noto” per generare riconoscibilità commerciale nel mercato cinese o piuttosto quello di negoziare una vendita del marchio al legittimo titolare.

In molti ordinamenti, l’uso di nomi propri noti può essere soggetto a protezioni specifiche, specie se si tratta di personaggi pubblici. Tuttavia, le regole variano fortemente da paese a paese.

In Cina, molti casi di “marchi famosi stranieri” registrati da terzi (da Tesla a Michael Jordan) mostrano che spesso le autorità accettano comunque le registrazioni finché non ci sia prova di mala fede: la leggera differenza.

Utilizzo reale e mercato: l’aver registrato il marchio non garantisce che diventi effettivamente operativo o venduto. Se non sarà usato attivamente, potrà essere disattivato o contestato. Secondo il diritto dei marchi cinese, infatti, se un marchio non viene usato per 3 anni consecutivi, può essere cancellato per “non uso”.

Questa vicenda, come altre avvenute – e non solo in territorio cinese – ci insegna quanto sia fondamentale valutare una corretta strategia di protezione per i nomi di persone note, associazioni o isegni noti in ambiti particolari (sportivo, culturale, politico, etc…).

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