9 Dic 2016 - News
Brevetti e Marchi, nel 2016 in Italia ancora una crescita lenta ma costante
“L’alto livello di crescita della proprietà intellettuale è assolutamente in controtendenza con il panorama generale di questo periodo”. Con queste parole il Direttore Generale della WIPO (la World Intellectual Property Organization) Francis Gurry ha aperto orgoglioso la tradizionale conferenza per presentare la pubblicazione che raccoglie i dati di sintesi dell’anno precedente.
Anche se la difficoltà di ottenere i dati da parte dei singoli uffici brevetti e marchi nazionali fa in modo che oggi ci vengano resi disponibili i dati del 2015, questi sono sufficienti per raccontare uno dei pochi settori ancora in grado di creare valore alle imprese, investimenti e occupazione.
Una crescita che segna un aumento nel settore delle invenzioni di quasi l’8 percento in più rispetto all’anno precedente con 2,9 milioni di depositi di domande di brevetto nel mondo e di 6 milioni di marchi (addirittura segnando un +15,3 percento rispetto alla stessa rilevazione dell’anno scorso).
E se a farla da padroni sono, come al solito, le grandi potenze cinese (con l’incredibile cifra di oltre 1 milione di brevetti depositati), statunitense (590mila) e giapponese (319mila) l’Italia dal canto suo può vantare – se non un elevato valore assoluto di depositi di brevetti, pari a 9.687 – un incremento quasi del 3,5 percento rispetto all’anno scorso, che rappresenta il secondo anno di crescita consecutivo.
Sull’altra sponda del fiume dell’IP, i marchi, con il loro +15,3% hanno segnato la più grande variazione positiva dal 2000. In Italia però questa crescita sembra non aver avuto riscontro: insieme a Francia (-10%), Brasile (-3,9%), Svizzera (-0,6) l’Italia ha mostrato una flessione del 2,4 percento: un dato che però è viziato dalla presenza e dalla sempre maggior predilezione per il deposito di marchi dell’Unione Europea attraverso l’EUIPO che infatti registra una crescita rispetto ai depositi dell’anno precedente.
Tra i dati analizzati dal rapporto annuale, che racchiude tutte le statistiche riferite ai brevetti, modelli di utilità, marchi d’impresa, disegni industriali, microrganismi e protezione delle varietà vegetali, quest’anno la “sezione speciale” è dedicata al rapporto di genere in campo brevettuale. Il divario tra il numero degli inventori di sesso maschile e quelli di sesso femminile è ancora molto ampio, anche se il numero delle inventrici è aumentato sensibilmente negli ultimi vent’anni dal 17% del 1995 al 29% del 2015. A guidare la crescita della partecipazione delle donne al settore sono la Cina e la Repubblica sudcoreana. A frenarla, Germania e Giappone, che hanno le percentuali relative tra le più basse. Rispetto a questi Paesi però l’Italia non è certo messa meglio, con una percentuale di donne di poco inferiore al 20%.
“Bene ma non benissimo” potrebbe essere dunque il commento ai risultati annuali presentati dall’Organizzazione Mondiale della Proprietà Industriale.
Se da una parte il settore della proprietà industriale riesce nel suo complesso a mantenere un livello di crescita superiore a quello di altri indicatori economici, dall’altra anche il governo ha dimostrato in questo 2016 di puntare sull’innovazione e sulle imprese che fanno della PI il loro punto di forza: con il piano Industria 4.0 infatti sono state garantiti alle start-up innovative numerosi incentivi e agevolazioni per favorirne gli investimenti e la crescita; ha rafforzato il supporto alla nuova figura della PMI Innovativa, istituita nel 2015 ed alla quale sono garantite molte agevolazione ha ufficialmente preso il via il Patent Box, con il suo piano triennale di detrazioni sui ricavi derivanti da asset immateriali e da titoli di proprietà industriale.
La sensazione che si inizi dunque ad intravedere una luce alla fine del tunnel della crisi è forse ancora lontana, ma i dati che ci vengono presentati non possono che essere di buon auspicio per l’anno che ci apprestiamo ad affrontare sperando che possa essere – come succede ormai dal 2014 – un anno di crescita nel settore dell’innovazione.